“Bisogna far diventare i giovani dei cittadini attivi che si occupino della loro città”. Si rivolge così Mauro Baldascino agli studenti dell’Istituto “Enrico Mattei” protagonisti del convegno ‘Aversa e i suoi legami – Il Terzo settore per la comunità educante’ che si è svolto presso la Casa di riposo Sagliano.
Alla presenza del vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, del direttore della Caritas regionale don Carmine Schiavone, di docenti e diversi rappresentati di associazioni e imprese sociali, i quattro candidati sindaci hanno risposto alle domande degli studenti su Terzo settore e il dialogo fra gli attori del territorio che svolgono una funzione educativa e di formazione per i giovani.
“La mia esperienza e competenza in questo ambito – ha esordito il candidato sindaco del centrosinistra – in passato mi ha portato spesso a essere relatore di convegni sul Terzo settore. Quest’ultimo e le altre agenzie educative, la famiglia, la scuola, la chiesa, devono essere messe in rete e superare quella logica conflittuale per entrare nella logica di collaborazione”.
“Il mezzo per creare ciò c’è già e si chiama Patto territoriale educativo, Aversa città educativa. Nato lo scoro anno, è stato il primo tassello di un percorso che deve essere incrementato. Il fine è contrastare la povertà educativa e consentire ai nostri giovani di diventare dei cittadini attivi che si occupino della loro città, ad esempio facendo del volontariato o occupandosi dei beni comuni. Questo diventa un modo per essere veri cittadini e costruire una comunità”.
Anche sulla domanda riguardante le strategie atte a valorizzare il lavoro del Terzo settore sul territorio, Baldascino è stato chiaro. “Per me il Terzo settore è fondamentale. Nella mia esperienza – ha risposto – sono arrivato a ipotizzare un ruolo determinante dell’economia sociale”.
“Nel Terzo settore ci sono organizzazioni che per loro natura si occupano di attività di utilità sociale, quindi hanno competenze ed esperienza, e nelle loro corde c’è il benessere della comunità. Il tema è come coinvolgere il Terzo settore all’interno delle politiche della pubblica amministrazione”.
“Oggi ci sono strumenti molto potenti, derivanti dal codice del Terzo settore, che sono quelli della co-programmazione e co-progettazione. Significa che insieme si decidono le politiche, insieme si decidono le cose da fare con continuità per creare maggiore benessere”.
Infine, alla domanda degli studenti sulle relazioni fra le generazioni Baldascino ha ammesso, suscitando ampio consenso, che “voi giovani siete una risorsa e che il vostro problema non siete voi stessi ma siamo noi adulti. Non riusciamo ad essere dei punti di riferimento credibili”.
“Dobbiamo provare a farvi uscire fuori dalla logica egoistica e competitiva per entrare in una logica di collaborazione e condivisione. Se vi daremo l’opportunità di fare questo – ha concluso – voi farete delle cose splendide”.